Nell’ambito della seconda edizione di Futura Expo, lo scorso 9 ottobre, l’ ing. Mario Pasquino, CIO del nostro Gruppo, ha discusso di Intelligenza Artificiale, facendo in particolare riferimento a come superando i pregiudizi sia possibile implementare questa tecnologia a difesa dell’ambiente e a favore dell’industria.

Nel panorama mondiale i Big Player si sono mossi in questa direzione e sono ormai tanti i progetti che sfruttano l’intelligenza artificiale per la mitigazione dei rischi connessi ad eventi meteo estremi, come ad esempio:

  • Google, che ha attivato da tempo tutta una serie di database e dashboard per consentire a ricercatori ed enti governativi di ottenere dati fondamentali sull’evoluzione dei territori: si tratta di una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale progettata specificamente per prevedere il rischio inondazioni;
  • L’Ufficio europeo dei brevetti, che ha appena lanciato Espacenet, piattaforma in cui sono disponibili oltre 140 milioni di documenti relativi a sistemi e tecnologie “salvavita” provenienti da 100 paesi, per aiutare governi e autorità a mettere a punto strategie per contrastare gli incendi e per la salvaguardia dei territori. Il 2022 è passato alla storia come annus orribilis: oltre 830mila ettari di terreno danneggiati dagli incendi boschivi, pari a danni economici nell’ordine dei 2,5 miliardi di euro;
  • Enea, Politecnico di Bari e Università Roma Tre, che hanno annunciato un progetto che fa leva sull’intelligenza artificiale e tecniche di machine learning per prevenire blackout elettrici causati da ondate di calore.

    Il sistema è stato sviluppato nell’ambito del progetto Rafael finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca ed è stato già testato su una grande rete di distribuzione elettrica nel Sud Italia. Il team ha “addestrato” l’algoritmo sui dati relativi ai guasti intercorsi tra il 2015 e il 2020, alle condizioni meteo e ai flussi di energia, per identificare le possibili correlazioni.

    Successivamente è stata effettuata l’analisi di una serie di dati ed è stato possibile ottenere risultati accurati in termini di previsione di futuri guasti alla rete elettrica.

Le applicazioni di questa tecnologia però stanno riscontrando impatti importanti anche nell’ambito industriale, lo dimostra il fatto che le società di punta nell’area MRO (Maintenance, Repair and Operations), secondo un recente report della società di analisi Aberdeen Group, hanno potuto migliorare disponibilità, affidabilità e safety delle proprie operation, combinando dati in tempo reale sugli asset e strumenti di analisi predittiva, riducendo del 12% i downtime non programmati ed elevare del 15% i margini operativi.

Ma i vantaggi per l’industria non si limitano al miglioramento di questi parametri.

Il sistema è in grado infatti di prevedere fenomeni fino a 7 giorni prima che si verifichi l’evento, un risultato eccezionale se si considera che fino a un anno fa la stima era limitata a 48 ore.

Concludendo: l’intelligenza artificiale può essere una grande alleata dell’uomo, se utilizzata per i giusti scopi e se conosciuta e ben analizzata.

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